Volontariato nella natura: un bene per gli altri e per sé
L’attività di volontariato è praticata con impegno dai dipendenti di Teva Italia, che ogni anno dedicano parte del loro tempo nello svolgimento di diverse attività. Di recente hanno sperimentato il lavoro agricolo a fianco di una cooperativa sociale nata per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti fragili
Interazione sociale e meno solitudine, la sensazione di sentirsi utili per gli altri, il valore del tempo dedicato ad attività sociali, senza ansia e stress, aumento dell'autostima e rafforzamento dei legami con i colleghi: il volontariato aziendale ha mille benefici, e ancor più ne ha quando svolto all'aria aperta.
Lo sanno bene in Teva Italia, tra le principali aziende farmaceutiche a livello mondiale e leader nel mercato dei farmaci equivalenti, dove uno spazio delle agende dei/ delle dipendenti è dedicato alle attività legate al volontariato. «Prenderci cura dei pazienti e della comunità in cui operiamo con iniziative di sostegno sociale fa parte dei nostri valori aziendali e delle attività che portiamo avanti» spiega Federica Esposito, Senior HR manager. «Realizziamo le nostre attività di volontariato appoggiandoci alle comunità locali.
Quest’anno Teva Italia ha deciso di dedicare, per esempio, due giornate di volontariato in collaborazione con Agrivis, società interna al Gruppo L’Impronta, che riunisce quattro cooperative sociali eunaonlus che si occupano di attività socio-sanitarie e di inserimento lavorativo rivolte alle persone più fragili e con disabilità». Agrivis, in particolare, è una cooperativa sociale agricola che si occupa di agricoltura biologica e che favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro di persone fragili, ovvero con fragilità fisica o con una difficile storia personale che hanno difficoltà di inserimento sociale, per esempio, persone uscite dalle comunità e con trascorsi di detenzione.
Volontariato in Agrivis
Nelle due giornate di volontariato trascorse a contatto con la natura nella cascina Agrivis, i dipendenti di Teva Italia sono stati divisi in due gruppi: il primo si è occupato di tagliare e denocciolare le pesche recuperate dai mercati di Milano (che decidono di scartarle per un fattore estetico o per eccessiva maturazione del frutto) per mandarle, poi, nel laboratorio e realizzare marmellate e succhi di frutta biologici. L’altro gruppo è stato impiega-to nella ripulitura dalle erbacce della zona di coltivazione dei pomodori e nella raccolta dei fagiolini. I due gruppi si sono poi scambiati di ruolo, per poter provare entrambe le esperienze di volontariato.
Benefici del volontariato nella natura
L’attività di volontariato è stata un’occasione preziosa per riconnettersi con la natura, prendere una pausa dalla vita fenetica di tutti i giorni e rigenerarsi, staccando la mente dai problemi e dallo stress quotidiani. Un toccasana per la salute e l'equilibrio mentale, dunque, e anche un'occasione per condividere del tempo con i propri colleghi in maniera diversa e in un ambiente differente, lontano dalle scrivanie e immersi nella natura. «È stata anche un'attività dall’indubbio valore sociale» aggiunge Sara Tea Di Niro, Marketing specialist in Teva Italia, «in quanto i dipendenti hanno aiutato la cooperativa in alcuni lavori che altrimenti avrebbero impiegato più ore per essere portati a termine e maggior impegno da parte delle sole risorse interne di Agrivis. Infine, lavorare a contatto con persone più fragili è stato un bellissimo momento di condivisione e di confronto».
Gli obiettivi di Agrivis
Le attività svolte nella cascina Agrivis da parte dei dipendenti di Teva Italia hanno avuto il fine ultimo di:
- salvare una gran quantità di frutta dallo spreco alimentare, che interessa diverse tonnellate di cibo ogni giorno nella sola città di Milano;
- aiutare nelle attività di agricoltura biologica, i cui ricavati aiutano la cooperativa Agrivis a sostenere l’inserimento occupazionale e il sostentamento di persone appartenenti a categorie fragili.