Ipertensione arteriosa: cos’è e quali sono i rischi
L’ipertensione è una malattia cardiovascolare nella quale la pressione del sangue all’interno delle arterie è più elevata rispetto a quella considerata normale. 01 L’ipertensione è una condizione molto comune, tanto che in Italia colpisce il 50% dei maschi e il 40% delle femmine di età compresa tra i 35 e i 75 anni di età. 01 L’ipertensione non va trascurata perché nel tempo aumenta il rischio di malattie molto gravi. 01
Un semplice esempio per capire l’ipertensione
A tutti noi sarà capitato di annaffiare un giardino con un tubo di gomma. Prima o poi tutti ci siamo stupiti e divertiti nel vedere che, ostruendo con il pollice l’estremità del tubo da cui esce l’acqua, il getto diventa sottile, quasi filiforme, ma potente, giungendo così anche alle piante più distanti. Quando le dita ostruiscono eccessivamente l’uscita dell’acqua, può accadere che il tubo si stacchi dal rubinetto oppure che compaia qualche zampillo in corrispondenza di piccole rotture. Questi fenomeni si verificano perché andando a ostruire il tubo con le nostre dita aumentiamo la pressione dell’acqua che vi circola. Anche le nostre arterie, come un tubo di gomma, devono affrontare ostacoli che impediscono al sangue di raggiungere gli organi più periferici e possono aumentarne la pressione.
Il ruolo dell’aterosclerosi nell’insorgenza dell’ipertensione
Per il tubo di gomma, le dita rappresentano un’ostruzione proveniente dall’esterno. Nel caso delle arterie, la maggior parte degli ostacoli è invece interna ed è rappresentata dalle placche di aterosclerosi. Queste si formano col tempo all’interno dei vasi sanguigni e sono dovute all’invecchiamento e ad abitudini scorrette (per esempio il fumo, una dieta ricca di grassi di origine animale, il sovrappeso e l’obesità). 02
L’aumento della pressione arteriosa rappresenta, almeno in parte, lo sforzo per superare le placche di aterosclerosi e far giungere il sangue anche agli organi più lontani e, in questo senso, sembra più un rimedio che una patologia.
Conseguenze e rischi dell’ipertensione
Il prezzo da pagare per questo rimedio può però essere spropositato, perché se l’ostruzione persiste (o, come succede più spesso, si aggrava), la pressione arteriosa aumenta e le conseguenze più intuibili sono:
- il danno cardiaco, perché è il cuore a dover fornire l’energia per innalzare la pressione e spingere il sangue oltre l’ostacolo;
- la rottura di vasi arteriosi, perché vi sono punti dell’albero arterioso più inclini alla rottura, che non sopportano pressioni superiori a certi limiti (l’emorragia cerebrale è l’esempio più tragico).
Le cause e la diagnosi di ipertensione
Nella stragrande maggior parte dei casi l’ipertensione è provocata da stili di vita scorretti (come il fumo, il consumo eccessivo di bevande alcoliche e di sale, il sovrappeso, l’obesità e la sedentarietà) o dallo stress prolungato. 01
L’ipertensione non dà quasi mai sintomi e l’unico modo per scoprirla è farsela misurare dal medico, dall’infermiere o dal farmacista. Si tratta di un esame rapido e assolutamente indolore che dovrebbe essere effettuato da tutti superati i 40 anni di età. L’esame restituisce due valori di pressione: uno più basso (pressione minima o diastolica) e uno più alto (pressione massima o sistolica), entrambi espressi nell’unità di misura dei millimetri di mercurio (mmHg). Sono considerati normali valori di pressione minima uguali e inferiori a 90 mmHg e valori di pressione massima uguali o inferiori a 140 mmHg. 01
I tipi di ipertensione arteriosa
L’ipertensione può essere primaria (ovvero non provocata da altre malattie) o secondaria (provocata da patologie renali, diabete, malattie ormonali come la sindrome di Cushing, o malattie del connettivo come il lupus eritematoso sistemico). 01
L’ipertensione può essere classificata anche in base alla sua gravità. Questa tabella descrive le classi di gravità dell’ipertensione definite alla Società Europea dell’Ipertensione. 03
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Pressione massima | Pressione minima |
Pressione ottimale | <120 mmHg | <80 mm Hg |
Pressione normale | 120-129 mmHg | 80-84 mmHg |
Pressione tra normale e alta | 130-139 mmHg | 85-89 mmHg |
Ipertensione di grado 1 | 140-159 mmHg | 90-99 mmHg |
Ipertensione di grado 2 | 160-179 mmHg | 100-109 mmHg |
Ipertensione di grado 3 | 180 mmHg o superiore | 110 mmHg o superiore |
Ipertensione sistolica isolata | 140 mmHg o superiore | <90 mmHg |
Ipertensione diastolica isolata | <140 mmHg | 90 mmHg o superiore |
Prevenzione e cura dell’ipertensione
Oggi vi sono numerosissimi farmaci antipertensivi efficaci e molto ben tollerati sia per le crisi ipertensive (incrementi improvvisi ed intensi della pressione arteriosa) sia per l’ipertensione arteriosa (patologia cronica, progressiva). Sarebbe però molto meglio prevenire l’aumento di pressione arteriosa. Ma è possibile? Probabilmente lo è solo in parte, perché evitare di fumare o evitare l’aggiunta di sale ai cibi non ci garantisce di avere, in età adulta, valori pressori pediatrici!
È però importantissimo cambiare punto d’osservazione.
Se prendiamo adeguate contromisure fin da giovani, forse non diventeremo mai ipertesi oppure lo diventeremo, ma con valori pressori molto minori di quelli che avremmo avuto fumando, aggiungendo tanto sale ai cibi, non dando peso ai livelli di colesterolemia o facendo vita sedentaria.
Bibliografia
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ISSalute. Ipertensione arteriosa o pressione alta. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/i/ipertensione-arteriosa-o-pressione-alta
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ISSalute. Arteriosclerosi. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/arteriosclerosi.
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Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa. https://siia.it/per-il-pubblico/ipertensione/ipertensione-arteriosa-cosa-e/?doing_wp_cron=1723625285.1103661060333251953125.