Cos’è l’ulcera gastrica?
In generale con il termine “ulcera” si intende una lesione/ferita della pelle o di una mucosa che fatica a guarire. A volte queste lesioni compaiono nella prima parte dell’apparato digerente e vengono pertanto dette ulcere peptiche; più in particolare, se la lesione è localizzata nello stomaco si parla di ulcera gastrica; se invece la lesione è localizzata nel duodeno (la prima parte dell’intestino, direttamente collegata allo stomaco) si parla di ulcera duodenale.01
Le ulcere peptiche sono una problematica sanitaria importante, poiché colpiscono almeno una volta nella vita circa il 7% degli abitanti dei Paesi occidentali (in Italia oltre 4 milioni di persone) e possono avere conseguenze anche molto gravi.02
Perché si formano le ulcere gastriche?
Le ulcere gastriche si verificano quando il contenuto acido dello stomaco entra in contatto e danneggia la mucosa che riveste questo organo. Di norma, infatti, la mucosa dello stomaco è isolata e protetta dall’acidità gastrica da un sottile, ma efficace strato di muco contenente bicarbonato, prodotto da cellule specializzate. Purtroppo esistono molte situazioni capaci di indebolire questo strato protettivo, aumentando il rischio di ulcera.01 La più frequente tra di esse è la presenza nello stomaco del batterio Helicobacter pylori, che è la causa di circa il 70% delle ulcere gastriche. Nel 15-20% dei casi, invece, l’indebolimento dello strato di muco protettivo all’origine delle ulcere gastriche è dovuto all’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).02 Oltre a queste cause esistono dei fattori che possono predisporre alle ulcere gastriche e aumentarne il rischio: le più importanti tra esse sono il fumo, il consumo di alcol, lo stress e i cibi piccanti.01
I rischi associati alle ulcere gastriche
Le ulcere gastriche non vanno trascurate perché possono avere conseguenze molto serie sulla salute.
Se l’ulcera gastrica si forma in corrispondenza di un vaso sanguigno dello stomaco può provocare un sanguinamento. Di solito si tratta di piccoli sanguinamenti che però, se non curati adeguatamente, possono causare col tempo l’anemia e i sintomi ad essa associati (stanchezza, mancanza di fiato, ecc.). Più raramente, invece, il sanguinamento provocato dall’ulcera può essere rapido, intenso e potenzialmente letale.01
L’ulcera gastrica, se grave e trascurata, può persino provocare la rottura della parete dello stomaco: in questi casi si parla di perforazione della parete gastrica, una situazione molto pericolosa che richiede il ricovero in ospedale e il trattamento chirurgico. In caso di perforazione, infatti, il contenuto acido dello stomaco può riversarsi all’interno dell’addome, provocando una peritonite (ovvero un’infiammazione della membrana che riveste gli organi addominali). La peritonite è spesso causata dai batteri presenti nello stomaco che, in caso di perforazione, possono infettare il sangue e diffondersi in tutto l’organismo, con gravi conseguenze.01
I sintomi dell’ulcera gastrica
Il sintomo più caratteristico dell’ulcera gastrica è il bruciore di stomaco, localizzato sotto le costole, ma che può estendersi fino all’ombelico. Di solito questo dolore peggiora durante la notte, quando si è a stomaco vuoto, e può essere alleviato per breve tempo mangiando qualcosa o bevendo del latte.01
Possono essere presenti anche altri sintomi meno caratteristici, come senso di pienezza dello stomaco, difficoltà a digerire, nausea, perdita di peso o dolori addominali. Se questi sintomi perdurano nel tempo è consigliabile parlarne con il proprio medico.01
Non bisogna perdere tempo e cercare assistenza medica, invece, in presenza dei sintomi che possono essere associati alle più gravi conseguenze delle ulcere gastriche, ovvero i sanguinamenti e la peritonite. Tra questi campanelli d’allarme ci sono il vomito con sangue, la presenza di sangue nelle feci (che appaiono molto scure e maleodoranti) e la comparsa di forte dolore addominale che peggiora nel tempo.01
La diagnosi di ulcera gastrica
Per scoprire se si ha un’ulcera gastrica bisogna sottoporsi a un esame detto esofago-gastro-duodenoscopia, che consiste nell’introduzione di un tubo dotato di telecamera nella parte superiore dell’apparato gastrointestinale, passando attraverso la bocca. Questo esame consente di visualizzare la mucosa gastrica, individuare eventuali ulcere e prelevare piccoli pezzetti di esse (biopsie): l’analisi delle biopsie permette di rilevare l’eventuale presenza di Helicobacter pylori e di capire se la lesione rilevata è una semplice ulcera o un tumore gastrico (che può avere un aspetto molto simile).01
Come si curano le ulcere gastriche?
Adottando le giuste strategie è possibile far guarire un’ulcera gastrica in un tempo relativamente breve (uno o due mesi).01
Per facilitare la guarigione di solito si riduce l’acidità dello stomaco utilizzando farmaci specifici detti inibitori della pompa protonica01
Il trattamento farmacologico, però, è inutile se non si agisce anche sui fattori che hanno provocato l’ulcera. In caso essa sia dovuta all’infezione da Helicobacter pylori bisogna eliminare il batterio con un’adeguata terapia antibiotica. Se la causa dell’ulcera è l’uso dei FANS, sarà il medico a decidere se è il caso di interrompere l’assunzione di questi farmaci, sostituendoli con altri meno dannosi per lo stomaco. A volte invece è possibile continuare a usare i FANS assumendo contemporaneamente gli inibitori della pompa protonica.01
Bibliografia
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ISSalute. Ulcera peptica dello stomaco e del duodeno. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/u/ulcera-peptica-dello-stomaco-e-del-duodeno.
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Commissione linee guida della federazione delle malattie digestive AIGO-SIED-SIGE. Linee guida ulcera peptica. https://www.simg.it/documenti/aree_cliniche/Gastroenterologica/supporti/pdf_lineeguida/LG-Ulcera_def.pdf.