La gastrite è un’infiammazione della membrana (mucosa) che riveste l’interno dello stomaco. È molto comune, tanto che si stima colpisca la metà della popolazione mondiale: questo significa che in Italia sono circa 30 milioni le persone che hanno sperimentato almeno una volta i sintomi di questa malattia, ovvero dolore/bruciore di stomaco, nausea, vomito o senso di pienezza dopo aver mangiato.01 02 Tuttavia, la certezza di essere affetti da gastrite si ha solo effettuando una serie di esami diagnostici, primo fra tutti la gastroscopia.01
I medici classificano la gastrite in “acuta”, ovvero intensa e di breve durata, o “cronica”, che persiste nel tempo. La gastrite acuta è causata in genere da indigestioni, pasti troppo abbondanti, abuso di caffè o di bevande alcoliche, fumo e assunzione di alcuni tipi di farmaci come gli antinfiammatori non steroidei01 03 La gastrite cronica, invece, è quasi sempre dovuta a un’infezione dello stomaco da parte del batterio Helicobacter pylori, ma può essere anche causata da malattie autoimmuni e dallo stress.01 02
Anche se a volte i sintomi della gastrite sono sopportabili, non bisogna trascurarli perché possono avere conseguenze a lungo termine anche molto gravi. Se lasciata agire indisturbata per anni, infatti, la gastrite può provocare la progressiva distruzione della mucosa dello stomaco: questa condizione, detta gastrite atrofica, può peggiorare a tal punto da impedire allo stomaco di svolgere le sue funzioni digestive, riducendo la capacità dell’organismo di assorbire vitamine, minerali (come il ferro, il calcio, il magnesio e lo zinco) e farmaci. È importante sottolineare che la gastrite atrofica è il più importante fattore di rischio del carcinoma gastrico.02
Inoltre, la gastrite, specie quando è causata dall’Helicobacter pylori o dall’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei, può avere come conseguenza lo sviluppo di ulcere nello stomaco o nel duodeno che, a loro volta, possono dare origine a pericolose emorragie o addirittura alla perforazione della parete dello stomaco.04
La gastrite può essere prevenuta adottando una serie di comportamenti e strategie.
È possibile migliorare i sintomi della gastrite modificando le abitudini alimentari. La cosa più importante da fare è evitare la fretta, consumando i pasti lentamente, masticando a lungo e restando a tavola una decina di minuti dopo aver terminato il pasto.07 È necessario evitare i pasti troppo abbondanti, specie la sera, e non restare troppo a lungo a stomaco vuoto (sono utili spuntini leggeri a metà mattina e a metà pomeriggio).07 Occorre poi fare attenzione a ciò che si mangia, imparando a riconoscere quali sono gli alimenti che scatenano l’insorgenza dei sintomi della gastrite in modo da evitarli. In generale è consigliabile evitare il te, il caffè, il cioccolato, le bibite gassate, il brodo di carne, i formaggi piccanti o fermentati, gli insaccati e gli alcolici. Inoltre, è sconsigliabile ingerire alimenti o bevande troppo calde o troppo fredde e consumare alimenti fritti.07
Tra gli alimenti da preferire, invece, ci sono:
Non esistono rimedi erboristici o casalinghi per curare la gastrite la cui efficacia sia stata dimostrata in modo certo. Tuttavia, alcuni autori suggeriscono l’uso di tisane con effetti benefici sullo stomaco, come quelle di menta, di zenzero, di finocchio o di tarassaco.09 Anche in questo caso è consigliabile provarle e vedere quali funzionano nel proprio caso.
Infine, anche la gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento, meditazione e yoga, può aiutare a ridurre i sintomi della gastrite.01
Quando la causa della gastrite è l’infezione da Helicobacter pylori il medico prescrive una terapia specifica, della durata di 14 giorni, che prevede l’assunzione di antibiotici e di farmaci capaci di arrestare la produzione di acido da parte dello stomaco (detti inibitori della pompa protonica).01
In tutti gli altri casi l’obiettivo della terapia è ridurre l’acidità gastrica, in modo da permettere alla mucosa dello stomaco di guarire. Per farlo si usano i seguenti tipi di farmaci:
Tutti questi farmaci presentano effetti collaterali e devono essere utilizzati sotto la guida del proprio medico.
ISSalute. Gastrite. https://www.issalute.it/index.php/saluteaz-saz/g/462-gastrite.
Sipponen P, et al. Scand J Gastroenterol. 2015;50(6):657-67.
ISSalute. Gastrite e dieta. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/g/gastrite-e-dieta.
ISSalute. Ulcera peptica dello stomaco e del duodeno. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/u/ulcera-peptica-dello-stomaco-e-del-duodeno.
ISSalute. Infezione da Helicobacter pylori. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/i/infezione-da-helicobacter-pylori.
ISSalute. FANS. Farmaci antinfiammatori non steroidei. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/fans-farmaci-antinfiammatori-non-steroidei.
Fondazione Veronesi. La prima cura della gastrite. 5 pasti e masticazione lenta. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/la-prima-cura-della-gastrite-5-pasti-e-masticazione-lenta.
Humanitas IRCCS. Gastrite: i consigli per contrastarla. https://www.humanitas.it/news/gastrite-consigli-contrastarla/.
Poliambulatorio MODOETIA. Gastrite: sintomi, tipologie e cause. Indicazioni per una corretta alimentazione. https://www.poliambulatoriomodoetia.it/salute/gastrite-sintomi/.