L'emicrania si manifesta in modo diverso in ogni persona che ne soffre. Alcuni affrontano attacchi che arrivano all'improvviso, altri hanno un'aura subito prima che inizi un attacco, e altri ancora possono avere sintomi leggeri che fungono da segnali di avvertimento per un attacco imminente.
Daisy Swaffer sapeva molto poco sull'emicrania prima della sua diagnosi. Dopo aver cercato aiuto da specialisti neurologi, ha imparato a conoscere le fasi prodromica e postdromica di un attacco di emicrania (cioè le fasi prima e dopo). In questo articolo esplora quali sono i suoi sintomi nelle due fasi e la difficoltà di capire con precisione quando un attacco sta iniziando o è finalmente finito.
Quando mi è stata diagnosticata l'emicrania, il mio medico di base non mi ha dato ulteriori informazioni oltre a: "Prendi queste compresse quando succede".
Ci è voluto un trasferimento di città, il cambio di un altro medico di base e visite specialistiche con neurologi in ospedale per sapere di più sull'emicrania. Ho iniziato a capire meglio l’emicrania facendo esperienza della malattia.
È stato meraviglioso non sentirmi come se stessi impazzendo. La prima volta che ho capito di non essere sola è stato quando ho parlato dei miei "postumi dell'emicrania". Mi è stato detto che si trattava di una fase postdromica normale.
In quell’occasione ho sentito parlare per la prima volta di fase prodromica e postdromica dell’emicrania, ovvero come ci si sente prima e dopo l’attacco di emicrania. In questo articolo voglio condividere ciò che ho imparato, nel caso in cui qualcun altro stia vivendo la mia stessa situazione. Se ti rivedi nelle mie esperienze, parla con il tuo medico o con il tuo specialista per ottenere tutte le informazioni necessarie.
Si potrebbe pensare che la fase prodromica consista nell'aura. In realtà, per coloro che hanno emicrania con aura, l'aura inizia dopo l’inizio della fase prodromica e immediatamente prima dell'emicrania.
Molti pensano che tutte le persone che soffrono di emicrania sperimentino l'aura. Questo può essere dovuto al fatto che l'aura viene spesso menzionata nelle iniziative di sensibilizzazione sull’emicrania; tutti rimangono sorpresi quando dico loro che solo circa il 25% - 30% delle persone soffre di emicrania con aura!
Per chi la riconosce, l’aura rappresenta un segnale di inizio dell’emicrania. Spesso queste persone riescono persino a prevedere quanto durerà l'aura e cosa accadrà quando sarà finita.
Io, come la maggior parte delle persone che vivono con l'emicrania, non sperimento un'aura, il che significa che non ho quel segnale che mi avvisa che l’emicrania sta per manifestarsi. Devo prestare molta più attenzione ai miei sintomi prodromici per capire quando si verificherà un'emicrania, in modo da poter prendere i miei farmaci al momento giusto.
Ogni volta che ho parlato della mia emicrania sul lavoro, ho dovuto spiegare cos’è la fase prodromica, ma è difficile farlo perché i sintomi sono variabili e devo adattare i miei ritmi in base a queste variazioni. Per molti è difficile capire che le mie emicranie possono cambiare e che non è sempre facile riconoscerne i sintomi.
Spesso non sono io a capire che sono nella fase prodromica, lo capiscono mio marito o i miei amici stretti, perché possono osservare i miei cambiamenti facilmente di quanto non possa fare io stessa. Nonostante non sappiano cosa si prova a soffrire di emicrania, vedere e riconoscere i sintomi che precedeno l’attacco può dare un quadro molto più chiaro di ciò che sta accadendo.
Durante la fase prodromica, di solito ho un mal di testa crescente concentrato su una metà della testa. Si potrebbe pensare che questo da solo sia sufficiente per identificare la fase prodromica, ma quando si hanno anche mal di testa cronici quotidiani, si è abituati a ignorare il dolore alla testa.
Il naso che cola è uno dei miei sintomi prodromici più riconoscibile (ma molto tardivo, e non succede ogni volta).
A volte ho voglia di mangiare specifici alimenti, di solito salati o dolci. Tuttavia, può essere difficile capire se questa è una voglia di cibo legata alla fase prodromica o se ho davvero voglia di mangiare qualcosa in particolare. Altre volte, invece, perdo completamente l'appetito.
L'afasia (quando non riesco a trovare parole semplici o quando non riesco a capire cosa dicono le persone) è un sintomo tipico dei miei attacchi emicranici. La sperimento solo nella fase prodromica o durante l’attacco, ma non si manifesta sempre, quindi non posso contare solo sulla presenza di afasia per capire se avrò un’emicrania.
I miei sintomi di fase prodromica non sono indicatori affidabili di ciò che avverrà. Anche quando capisco che sono nella fase prodromica, è difficile sapere dopo quanto tempo l'attacco di emicrania colpirà: potrebbero essere minuti, un paio d'ore, o anche un giorno intero. Sono sorpresa di non riuscire ancora a sapere con certezza quando sta arrivando un attacco di emicrania dopo la grande quantità di emicranie che ho avuto e l’alta frequenza con cui le ho avute.
Tenere un diario dell'emicrania e annotare qualsiasi cosa insolita ti aiuterà a identificare i tuoi sintomi di fase prodromica.
Di solito non chiamo “fase postdromica” il periodo dopo l'emicrania, lo chiamo piuttosto "i postumi" perché è così che di solito mi sento dopo un’emicrania – come se avessi una brutta sbornia.
Ho scoperto che questa fase dell'emicrania è quella in cui le persone fanno meno fatica a immedesimarsi. Quando torno in ufficio dopo un'emicrania, ma sono ancora nella fase postdromica, le persone pensano che io mi senta bene, proprio perché sono rientrata a lavoro. Allora spiego loro che sono in realtà nella fase finale dell'emicrania e che la sensazione che provo è un malessere caratterizzato da mal di testa, stanchezza e disidratazione, simile a come ci si sente il giorno dopo aver bevuto alcool. Spiegare come mi sento fa sì che le persone intorno a me mi capiscano e siano comprensive.
I miei sintomi simili ai postumi di una sbornia includono sempre una grandissima sete, di solito accompagnata da una sensibilità alla luce, anche se spesso meno grave rispetto alla fotofobia che sperimento durante l'emicrania stessa.
La fatica e le vertigini sono alcuni degli aspetti più difficili da gestire: dopo aver avuto un attacco di emicrania (che di solito significa tre giorni di confinamento a letto), voglio essere in grado di alzarmi e fare cose, ma il mio corpo crolla sotto di me, anche quando cerco di fare le cose più semplici.
E quando finalmente riesco a pensare di nuovo dopo la confusione mentale indotta dall'emicrania, non riesco ancora a concentrarmi. Se inizio a fare un compito mi distraggo, è come se non riuscissi a tenere le cose a mente.
La sonnolenza improvvisa è un altro sintomo: nonostante io cerchi di riposare il più possibile durante un'emicrania, la stanchezza provocata dall’attacco perdura anche dopo la sua conclusione.
Infine, proprio come in una brutta sbornia, la fase postdromica a volte include nausea e vomito. Purtroppo, questi sintomi non sono limitati all’attacco di emicrania.
Naturalmente, la gravità dei miei sintomi postdromici varia da emicrania a emicrania. A volte sembra che non mi trovi affatto in una fase postdromica. Questo rende molto difficile sapere cosa posso fare quando l'emicrania è finita e cosa è ancora al di là delle mie capacità.