Journaling: tenere un diario fa bene a mente e corpo

Immagine di una ragazza felice che scrive sul suo diario

Alzi la mano chi da bambino non ha mai ricevuto in regalo il classico diario con il lucchetto. Un quadernino dalla copertina rigida dove annotare pensieri, sogni, struggimenti, con la certezza che sarebbero rimasti al sicuro, chiusi a chiave e al riparo da occhi indiscreti. Uno dei pochi spazi privati che da piccoli ci venivano concessi e che ci facevano sentire grandi e importanti.

Prima della rivoluzione digitale, dell’avvento di smartphone e social network, il diario è stato un amico fidato di molte generazioni, accompagnando con le sue pagine il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. In quel periodo in cui tutto si fa più complicato e la vita porta nuove conoscenze ed esperienze, ma lascia anche ampio spazio alla riflessione e all’introspezione, i benefici di tenere un diario li sperimentavamo senza porci troppe domande: scrivere parole in libertà era un modo spontaneo per sfogarsi, liberarsi di qualche peso e sentirsi subito meglio.

Tenere un diario fa bene a tutte le età

In realtà affidare alle pagine di un diario i propri pensieri è un’abitudine che può rivelarsi molto utile e costruttiva anche da adulti. Perché anche se il tempo è sempre troppo poco, tra impegni di lavoro, casa e famiglia, ritagliarsi un momento tutto per sé può essere un vero toccasana. Raccogliere i pensieri, infatti, mette in profonda connessione con sé stessi e metterli nero su bianco può aprire la strada a un percorso catartico di liberazione da sensazioni opprimenti e preoccupazioni, contribuendo a vedere le cose in maniera oggettiva e più distaccata, fino a trovare una soluzione.

A dimostrarlo sono diversi studi scientifici, tra cui quello del dipartimento di Psicologia dell’Università del Texas 01, che sottolinea come 15 minuti di scrittura al giorno su temi introspettivi siano in grado di migliorare la condizione di benessere, con benefici persino sul sistema immunitario. Uno studio pubblicato sulla rivista Brain, Behaviour and Immunity 02 ha dimostrato anche che tenere un diario favorisce un tale stato di benessere da arrivare persino ad accelerare i tempi di guarigione da un infortunio.

Journaling: la scrittura come “terapia”

Non a caso il consiglio di mettere per iscritto pensieri, emozioni e stati d’animo per elaborare fatti accaduti è una pratica consigliata anche durante la psicoterapia 03, perché tramite l’esercizio introspettivo della scrittura si riescono a superare incertezze e insicurezze, migliorando l’autostima e relazioni con gli altri. Questo tipo di scrittura, praticata prima di andare a dormire (e chiamata per questo anche sleep journaling), favorisce, inoltre, una condizione di rilassamento, combatte lo stress e accompagna verso un sonno più sereno.

Un diario diverso per ogni esigenza

Ma cosa scrivere sul diario? I propri pensieri, i sogni, i desideri, sapendo che non esiste soltanto il diario classico: si possono tenere anche diari tematici. Per esempio, i diari di viaggio sono un modo per fissare i ricordi di un’esperienza di viaggio, così da riviverne le emozioni quando si rileggono a distanza di tempo. I diari di viaggio sono un vero e proprio genere letterario, ma anche se non si hanno ambizioni di pubblicazione, sono un utile esercizio in cui cimentarsi per non dimenticare dettagli importanti.

Un’altra tipologia di diario particolarmente utile al nostro benessere è il diario alimentare: prendere nota nel dettaglio dei pasti consumati permette di tenere d’occhio le calorie ingerite e, con la guida di un esperto, stabilire se le proprie abitudini alimentari sono corrette. Questo tipo di diario può essere completato anche con la periodica annotazione dell’attività fisica praticata, per una visione generale del proprio stile di vita.

Vero toccasana per l’equilibrio psicofisico e la pace interiore, infine, è il diario della gratitudine, che permette di riempire le pagine di positività, concentrandosi su quanto di buono ci è capitato. Su queste pagine i pensieri negativi sono banditi: spazio solo alle cose belle di cui sentirsi grati!

Tenere un diario: come si fa

Non sai da che parte cominciare? Ecco qualche semplice consiglio.

  • Acquista il diario che più ti piace: può essere anche solo un semplice quadernetto o un taccuino, l’importante è che sia di tuo gusto e, soprattutto, sia solo tuo.
  • Stabilisci un momento (della giornata o della settimana, a seconda della periodicità con cui decidi di occupartene) in cui scrivere sul diario e cerca di rispettare questo impegno, fino a renderlo un’abitudine consolidata.
  • Non temere la sindrome da pagina vuota che spesso colpisce gli scrittori: incomincia a scrivere quello che ti è successo durante la giornata, cosa hai pensato e quali sentimenti hai provato. Il resto verrà da sé. Ma se non riesci a scrivere nulla, non sforzarti: forse non è il momento giusto. Potrai riprovare più avanti: il diario deve essere un piacere, non un obbligo.
  • Concentrati sulle cose positive: prova a scrivere almeno tre cose belle che ti sono successe; questo ti aiuterà a sviluppare il magico sentimento della gratitudine, uno stato mentale positivo portatore di una grande energia, che ti permetterà di sentirti meglio.
  • Non porre limiti alla tua fantasia: ciascuno di noi ha differenti capacità espressive. Se ti fa piacere, correda il diario con disegni, schizzi, scarabocchi, oppure aggiungi ritagli, biglietti, cartoline. Il diario è il tuo personale modo di esprimerti e ci puoi inserire tutto ciò che ti fa stare meglio.

Per concludere

Il diario è uno strumento utile a prendersi un momento per sé, ritrovare la connessione con i propri pensieri e la propria anima. È consigliato anche nella psicoterapia per la sua capacità di migliorare l’autostima e superare le insicurezze nelle relazioni con gli altri, oltre a favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno. Ma non solo: diversi studi dimostrano che il potere benefico del journaling riguarda anche la salute, perché la sua energia positiva può arrivare a migliorare la risposta immunitaria e favorire i processi di guarigione. Il diario, insomma, innesta un circolo virtuoso di benessere e positività, libera la fantasia e apre a un approccio più felice alla vita. Provare per credere!


Fonti:

  1. Back to contents.

    Pennebaker, J. W. (2018). Expressive Writing in Psychological Science. Perspectives on Psychological Science, 13(2), 226-229. https://doi.org/10.1177/1745691617707315

  2. Back to contents.

    The effects of expressive writing before or after punch biopsy on wound healing (Robinson, Jarret, Vedhara, Broadbent) – Brain, Behaviour, and Immunit. https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S088915911630527X?via%3Dihub

  3. Back to contents.

    Il filo di Arianna. Il posto della scrittura nella psicoanalisi (Lucantoni C., Catarci P., Franco Angeli, 2016)

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