Emicrania e lavoro, quale impatto?

L’emicrania è una patologia diffusa e debilitante, che può avere un impatto negativo su tutti gli aspetti della vita di una persona, compresa la capacità lavorativa.

L’emicrania non è solo “un brutto mal di testa”

Si stima che l'emicrania, patologia cronica e debilitante, colpisca oltre il 10% della popolazione mondiale01 e circa 41 milioni di persone in Europa.02 Se prima veniva associata solo a "un brutto mal di testa", l'emicrania è ora scientificamente riconosciuta come un disturbo neurologico invalidante caratterizzato da un dolore alla testa, con intensità variabile da moderato a grave, che può essere reso più forte dal movimento e che è spesso accompagnato da nausea, vomito e interruzione delle attività quotidiane.03

Quanto è diffusa l’emicrania tra i lavoratori?

Il tasso di inflazione molto elevato in tutta Europa sta causando notevole stress e ansia, con il 93% dei cittadini europei che afferma che il forte aumento del costo della vita rappresenta la loro più grande preoccupazione.04 Sfortunatamente, condizioni di salute come l'emicrania possono influire negativamente e gravemente sulla produttività. L'emicrania, infatti, colpisce 1 lavoratore su 7,02 con un’incidenza più elevata durante gli anni più produttivi di un individuo, di solito tra i 35 ei 45 anni.03 In un sondaggio globale, pubblicato sul Journal of Headache Pain, la maggioranza dei lavoratori intervistati (60%) ha rivelato che in media si perdono quasi 5 giorni lavorativi al mese a causa di questa malattia invisibile e invalidante.01

Lo stress lavorativo come causa dell’emicrania

Un lavoro stressante può facilitare l’insorgenza o il peggioramento dell’emicrania, come è stato dimostrato da una recente analisi degli studi effettuati su questo argomento. Lo stress, infatti, non solo aumenta le probabilità che una persona sana cominci a soffrire di emicrania, ma è anche in grado di peggiorarne i sintomi e aumentare la frequenza degli attacchi in chi è già affetto dal mal di testa.05

Molto spesso, poi, condizioni di lavoro negative o stressanti facilitano l’insorgenza di depressione e ansia. È stato dimostrato che queste due patologie psicologiche sono strettamente associate con l’emicrania. Non solo ansia e depressione sono molto più frequenti nelle persone con emicrania, ma sono anche fattori di rischio per l’insorgenza del mal di testa e del suo peggioramento.06

Fortunatamente esistono alcune tecniche che permettono di controllare lo stress, la depressione e l’ansia e ridurre il loro impatto sull’emicrania. Le più efficaci tra queste sono le tecniche di rilassamento, la mindfulness, il biofeedback e la terapia cognitivo-comportamentale.05

Se queste tecniche non fossero sufficienti, i medici hanno a disposizione anche un’ampia gamma di farmaci per gestire in modo efficace l’ansia e la depressione.05 06

L’impatto economico e sociale dell’emicrania

Il 93% dell’impatto economico negativo generato dell’emicrania in Europa è dovuto alla riduzione della produttività e all’assenza dal posto di lavoro,07 con importanti risvolti sia personali che sociali. Un sondaggio, commissionato da Teva, ha dimostrato che i lavoratori con un impiego a tempo pieno e i lavoratori con figli soffrono maggiormente dell'impatto dell'emicrania sulla loro vita: il 61% di loro ritiene che l'emicrania abbia un impatto negativo sulla quotidianità.08 Oltre a dover affrontare il dolore lancinante e i sintomi debilitanti, i lavoratori sentono spesso il bisogno di nascondere la propria patologia. Nell’indagine commissionata da Teva, quando agli intervistati, è stato chiesto a chi sentissero di dover nascondere la loro emicrania, in cima alle loro risposte si sono classificati i datori di lavoro con il 69%.08

Le persone con emicrania meritano lo stesso livello di comprensione e di supporto sul posto di lavoro di quelle che soffrono di altre patologie croniche. Sempre nell’indagine commissionata da Teva, i lavoratori con emicrania hanno dichiarato di non aver percepito il giusto sostegno da parte del loro datore di lavoro e oltre un terzo degli intervistati ritiene che i datori di lavoro dovrebbero sviluppare regole in favore delle persone che soffrono di emicrania (34%).08

È importante, poi, che le persone con emicrania o cefalea cronica siano consapevoli dei propri diritti in ambito lavorativo. Infatti, non tutti sanno che gli episodi di emicrania o di cefalea, quando rendono temporaneamente impossibile svolgere le proprie mansioni lavorative, danno diritto a giorni di malattia retribuiti.09

L’impegno di Teva

In Europa, il nuovo riconoscimento “Migraine Friendly Workplace”, sviluppato dalla European Migraine & Headache Alliance (EMHA), individua le aziende che supportano i propri dipendenti che soffrono di emicrania. Nel giugno 2022, Teva Pharmaceuticals Europe ha ricevuto il bollino di Migraine Friendly Workplace da EMHA.

Teva sta promuovendo una campagna per creare un ambiente più favorevole per i colleghi che soffrono di emicrania sostenendo una cultura aperta alla discussione. Dopo tutto, parliamo sempre più spesso di diversità e salute mentale sul posto di lavoro, quindi perché non possiamo farlo parlando di emicrania?

Più se ne parla, maggiore è la consapevolezza e la comprensione dell'impatto dell’emicrania sul posto di lavoro.

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Fonti

  1. Back to contents.

    Martelletti, P., Schwedt, T.J., Lanteri-Minet, M. et al. My Migraine Voice survey: a global study of disease burden among individuals with migraine for whom preventive treatments have failed. J Headache Pain 19, 115 (2018).

  2. Back to contents.

    EMHA Migraine at Work Survey, 2018-19, Available at: https://www.emhalliance.org/for-workplaces/. Accessed 22 Feb 2023.

  3. Back to contents.

    What is Migraine Factsheet. Available at: https://migrainetrust.org/wp-content/uploads/2022/08/What-is-migraine-factsheet.pdf Accessed 27 Feb 2023.

  4. Back to contents.

    Europeans concerned by cost of living crisis and expect additional EU measure. Available at: https://www.europarl.europa.eu/news/en/press-room/20230109IPR65918/europeans-concerned-by-cost-of-living-crisis-and-expect-additional-eu-measures. Accessed 22 Feb 2023.

  5. Back to contents.

    Stubberud A, et al. J Headache Pain. 2021;22(1):155.

  6. Back to contents.

    Minen MT, et al. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2016;87(7):741-749.

  7. Back to contents.

    EU key indicators. Available at: https://ec.europa.eu/eurostat. Accessed 22 Feb 2023.

  8. Back to contents.

    Teva Data on File: Insites Consulting, 2023 ‘How does Migraine impact employees and the workplace?’ Sub-analysis conducted Jan 2023 on Teva ‘Beyond Migraine’ research data collection Nov-Dec 2019.

  9. Back to contents.

    Pazienti.it. Emicrania, cefalea e invalidità: i diritti e le agevolazioni. Valizzone M. 10 dicembre 2020.